SULLA PORTA (Salvatore-Bigazzi-Dati) Mamma son qui con le valigie sulla porta in macchina c'e' un uomo che mi sta aspettando la verita' lo so ti lascera' sconvolta quell'uomo e' il mio vero primo amore con lui mi sento libero e felice vivremo insieme abbiamo gia' una casa non sono piu' un bambino mamma abbassa quella voce smetti di far la vittima indifesa perche' cosi' hai perduto anche tuo marito quel povero leone che scappo' come un coniglio davanti al mostro del tuo amore arrugginito e ti lascio' in ostaggio questo figlio mamma son qui con le valigie sulla porta con tutti i dubbi e tutti i miei casini pero' mi sento forte e per la prima volta io me ne frego degli orecchi dei vicini sulla porta sulla porta quante volte mi hai fermato sulla porta con quei falsi crepacuore che sparivano all'arrivo del dottore mamma nella mia stanza ho messo a posto tutto le chiavi le ho lasciate li' sulla credenza mi manchera' il sorriso del tuo caffe' a letto quel nostro paradiso dell'infanzia quando il mio desiderio era di piacerti e allora col rossetto e con il tuo ventaglio in bagno mi truccavo per assomigliarti ero orgoglioso di essere tuo figlio ma maledetto pomeriggio dell'adolescenza studiavo insieme ad un ragazzo e per la timidezza sentivo dentro un misto di piacere e sofferenza e mi scappo' sulla sua gamba una carezza o mamma son stato troppo tempo qui su questa porta all'ombra dei colori della tua sottana a letto con le donne ci son stato ma ogni volta tornavo al mio segreto come un lupo nella tana sulla porta sulla porta tu sapevi e mi fermavi sulla porta e chiudevi le mie dita e i miei sogni sulla porta della vita mamma son qui su questa porta dell'ipocrisia con il mio posto fisso e una carriera promettente come un perfetto esempio della media borghesia che non puo' piu' avere scandalosi sentimenti o mamma non capisci come e' falsa la morale la maschera di fango bagnata nell'argento sono un diverso mamma e questo ti fa male perche' lo prendi come un tradimento sulla porta sulla porta io vorrei che tu sapessi perdonare una volta una volta non buttare sulle mie ferite il sale come adesso sulla porta che mi dici vai per te io sono morta sono morta sono morta e mi sbatti sulla faccia questa porta no